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Costruzione del se’

Ci sono scommesse che vinciamo ogni giorno anche se possono sembrare utopie. Ogni momento che decidiamo di puntare sul potenziale immenso delle nostre anime, ogni volta che crediamo nelle doti innate dell’essere umano sia fanciullo che adulto, ogni istante che riconosciamo nello sguardo dell’altro la sua capacità artistica, noi operiamo quell’azione maieutica capace di far emergere dal profondo quell’ansia creativa che costituisce una delle forme più significative della cultura umana.

Creatività è la parola chiave, la parte più preziosa del nostro io, la vera luce che può illuminare il percorso verso il domani. Ma questa lanterna magica non funziona da sola, deve alimentarsi con altri ingredienti come la passione, l’emotività, la percezione dell’altro. Educare alla creatività vuol dire stimolare un autonomia di pensiero attraverso lavori condivisi dove ogni allievo si fa attore, regista e sceneggiatore, una sintonia d’intenti che si costruisce con l’apporto del singolo visto come tessera di un unico mosaico.

Ogni voce ha un suo timbro, ogni movimento ha un suo ritmo e nella scatola dei sogni di Artò, tutto viene liberato e esplorato nella sua peculiarità per poi essere mescolato di nuovo e divenire una sola voce, un solo movimento: quello corale del gruppo. Noi scommettiamo sull’individuo e lo lasciamo libero di esprimersi al suo meglio perché solo la responsabilizzazione di un azione costruttiva fatta insieme rende lo slancio creativo davvero fondamentale, quella stella polare a cui tendere nelle notti di tempesta.